La Riserva Foci dello Stella La Riserva "Foci dello Stella" è uno degli
ambienti peculiari e distintivi dell'intero comprensorio lagunare, dal notevole
interesse naturalistico, è la Riserva naturale regionale "Foci dello Stella".
Area già molto nota come Oasi avifaunistica di Marano Lagunare.
Il fiume, verso la fine del proprio
percorso, scorre lento e sinuoso tra ali di cannuccia palustre. Il
suggestivo paesaggio che ne deriva è un esteso e rigoglioso
fragmiteto intersecato da una tortuosa rete idrica, che si, protende
dolcemente nella laguna. Il canneto, biotopo un tempo diffuso nelle
zone costiere alto-adriatiche, oggi invece alquanto raro e prezioso,
è in effetti una costante e notevole espressione della riserva delle
Foci dello Stella. Un ambiente ormai unico per naturalità ed
estensione.
Motivo di elevato pregio naturalistico della laguna ed in particolare delle Foci dello Stella è l'eccezionale presenza avfiaunistica. Numerosi sono infatti, per specie e quantità, gli uccelli che popolano ed animano tale ambiente palustre nelle diverse stagioni. Molti vi sostano durante le migrazioni, tanti vi trascorrono l'inverno ed altri ancora trovano qui l'habitat ideale perla nidificazione. L'importanza ed il pregio internazionale delle Foci dello Stella sono stati ufficialmente sanciti nel 1979 con Decreto Ministeriale, che ha dichiarato l'area "zona umida di valore internazionale" quale habitat per gli uccelli acquatici ai sensi della convenzione di Ramsar. La Riserva naturale delle Foci dello Stella è accessibile solo via acqua. La visita si svolge quindi necessariamente in barca. Riserva "Valle Canal Novo"La valle (deriva dal latino vallum = argine), un tempo utilizzata per l'allevamento ittico, si presenta come un'area lagunare, con specchi d'acqua e barene (formazioni della laguna che solo eccezionalmente vengono sommerse dalle acque), interdetta alla marea da arginature perimetrali. Due chiuse consentono di regolare il livello idrico alI'interno collegando la valle con la laguna. La valle non riceve apporti d'acqua dolce dall'entroterra, ma solamente attraverso le precipitazioni meteoriche e tre pozzi artesiani. La gestione delle acque dolci
provenienti dai pozzi e la realizzazione di alcune opere in terra
hanno permesso di differenziare la salinità da zona a zona e di
conseguenza d'incrementare la biodiversità della valle.
http://www.galileits.it/public/docenti/pulvirenti/Canal%20novo%20e%20Stella.pdf
una interessante raccolta di appunti e immagini, che la professoressa Adelaide
Pulvirenti, docente di scienze della sezione D del Liceo Scientifico "G.Galilei"di
Trieste, ha messo a disposizione dei suoi studenti. |