
Lo Shofar
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Kippur (o Yom Kippur) è la più importante e
sacra festività del calendario ebraico,perchè è il giorno destinato al
pentimento e all'espiazione di tutti i peccati commessi durante l'anno.
Cade il 10 del mese di Tishrì ( compreso fra settembre e ottobre del
calendario gregoriano)e durante tutte le 24 ore che lo compongono, più
un'ora del giorno precedente, bisogna osservare un digiuno totale: non
bere né mangiare (eccetto in caso di pericolo per la salute), non ungere
il corpo con olio, non lavarsi e profumarsi, non indossare scarpe di
pelle e non avere rapporti sessuali. Le donne e i minori, cioè i maschi
fino a 13 anni e le femmine fino a12 anni, non sono obbligati ad
osservare queste prescrizioni.
Prima di Kippur bisogna saldare i debiti morali e materiali che si hanno
verso gli altri ;bisogna chiedere personalmente perdono a chi si ha
offeso, risarcendo e sanando personalmente i conflitti e , per le
trasgressioni compiute verso Dio è necessario pentirsi sinceramente. La
purezza spirituale con cui ci si avvicina a questa giornata è
sottolineata dall’uso di vestire di bianco, particolarmente per gli
ebrei sefarditi, ovvero quelli provenienti da Spagna e Portogallo. E’
chiamato anche "Sabato dei sabati", ed è l’unico tra i digiuni a non
essere posticipato se cade di sabato.
La festa di Yom Kippur non cade a caso in quel determinato giorno: dopo
aver rotto le Tavole della Legge a causa del peccato del vitello d'oro,
Moshé ascese al monte Sinai per riprendere delle nuove tavole mentre il
popolo ebraico si dedicava alla preghiera e al pentimento. Dopo quaranta
giorni Dio accettò la teshuvà (penitenza) del popolo ebraico e permise a
Moshé di portare ai figli di Israèl i precetti appresi e poi trascritti
sul Sinai. Moshé scese dal monte proprio il 10 di Tshrì per questo
motivo questa data fu scelta da Dio come il giorno della teshuvà, cioè
il giorno in cui Egli accetta il pentimento del popolo ebraico.
Il Ne'ilah è un servizio speciale che si tiene solo il giorno del Yom
Kippur, ne celebra l’inizio e la fine: ha inizio con la recitazione di
una particolare preghiera , il Kol Nidre che deve essere recitata prima
dell'alba. Kol Nidre (parola aramaica che significa "tutte le promesse")
rappresenta l'annullamento di tutti i voti pronunciati nel corso
dell'anno.
Per le preghiere della sera viene indossato il Talled ,uno scialle di
preghiera rettangolare, utilizzato esclusivamente in questa occasione.
Il gran sacerdote, con un complesso rito espiatorio, offre sacrifici per
la purificazione sua e del popolo dalle impurità e dai peccati,
pronuncia, l’unica volta nell’anno, il nome di Dio (Jhwh), ed entra,
l’unica volta nell’anno, nel «Santo dei Santi» del tempio per offrire il
sangue e l’incenso. Si ritiene che a Kippur Dio decida i destini degli
uomini secondo il loro pentimento. Anticamente si poneva termine alla
festività allontanando dal villaggio un caprone, su cui tutti gli
abitanti riversavano simbolicamente i propri peccati
La cerimonia e nello stesso tempo la giornata terminano con il suono
dello shofar, un corno di un qualsiasi animale kasher(cioè puro), ad
eccezione del vitello, ricordando appunto il peccato del vitello d’oro,
che viene impreziosito,ma mai dipinto, e lavorato in modo che produca un
suono leggermente simile a quello di una tromba. Viene sempre osservato
un giorno di vacanza, sia dentro che fuori i confini dello Stato di
Israele.
Bibliografia:
• www.ucei.it
• Elena Loewenthal, Ebraismo – storia, dottrina, diffusione,Rimini,
IDEALIBRI s.r.l., 1998. |