ennio dri 

 


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Mancavo dall’Italia dal 1999, anno in cui decisi di partire da Trieste per rifarmi una vita con una nuova compagna  in Usa.

A volte il destino non esaudisce i desideri dei protagonisti, così  nel marzo del 2003 rientrai in Italia e fui costretto a ricominciare partendo da zero, senza  nessun aiuto ne alcun sostegno economico. Fortunatamente non posso di certo dire di essermi trovato “senza arte ne parte” poiché il tatuaggio, il suo mondo e quindi la mia stessa professione, che ormai fanno parte del mio DNA, sono senza ombra di dubbio il mio più grande patrimonio. Dal lontano 1984, anno in cui aprii il mio primo studio di tatuaggi, ad oggi, ne sono cambiate di cose!

Anche questi ultimi  anni di lavoro in Usa sono serviti a farmi crescere ulteriormente sotto ogni profilo, ma in qualche modo hanno affievolito il mio naturale desiderio di tatuare. Perlomeno come si usa fare là. La mentalità americana (time is money per intenderci) penso stia stretta ad ogni tipo di artista, particolarmente per un italiano come me.  Tutto mi appariva troppo innaturale, troppo consumistico, per niente creativo, non a misura d’uomo…a volte mi sembrava di essere tornato a lavorare in fabbrica.

Così, per farla breve, quando tornai nella mia amata Trieste, desiderai ricominciare a lavorare  trovando un qualcosa da fare che non fosse solamente il semplice  tatuare dalla mattina alla sera.

Ero saturo di questa realtà che per troppi anni mi aveva visto spendere tutte  le mie giornate rintanato nei miei studi, senza quasi mai riuscire a godere nemmeno dei raggi del sole estivo.

Appena rientrato in Italia tutto era ostico: la realtà dell’euro, la difficoltà di trovare un locale che non costasse un occhio della testa, il  morale dei miei quasi 50 anni suonati, le considerazioni ed i bilanci sulla mia stessa vita …Poi…

Dio vede e provvede: è nata così una Associazione di categoria che vede tra i propri iscritti  i migliori artisti Italiani del momento.

Questa Associazione denominata ATWA (Artistic Tattoo’s World association www.atwa.it ) gestisce un sito internet e ha programmato il numero zero di una rivista (Tattoo Dimension) che verrà prodotta con l’operato e con l’aiuto di tutti gli associati. Sarà, in pratica,  una rivista specialistica gestita esclusivamente dagli addetti ai lavori. 

Inoltre, per aggiungere carne al fuoco, sono in programma dei corsi promossi dalla Regione per coloro che vogliono intraprendere seriamente questa meravigliosa attività.  

In tutto questo, non saprei nemmeno dire come, mi ci sono trovato in mezzo, quasi senza volerlo, senza aver programmato nulla.

Tanti stimoli e tante nuove sfide che mi hanno ridato l’entusiasmo dei tempi migliori, mi stanno facendo fare ciò che ho sempre fatto: amare il mio lavoro.

Ringrazio Trieste Rivista per lo spazio che mi ha dedicato da sempre e per la sensibilità che dimostra. Sono stato felice di vedere, anche dal pc in Usa, che ciò che scrissi già nel 1996  per aiutare la cittadinanza a non “cadere in mani sbagliate” sia rimasto inserito in rete e sia tutt’ora un messaggio di grande attualità. Ancora oggi, a distanza di un decennio, le opere inserite restano dei lavori che si possono definire “decorosi” anche se certamente oggi è lecito chiedere di più.

A tale scopo allego alcuni lavori degli artisti associati all’Atwa, invitando i lettori a visitare il sito dell’Associazione e/o ad abbonarsi alla rivista dell’Associazione stessa. (www.atwa.it).

 

 

agosto 2005

 


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