dall'infotopia
allo spaccio cibernetico


moneta internet 50KB   Va da se' che nessun mezzo di comunicazione si sviluppa nel modo che avevano immaginato i suoi inventori. Il sistema Bell sviluppò il telefono come un utensile commerciale e tutti furono molto sorpresi vendendolo usare dai consumatori come mezzo per comunicazioni sociali e di piacere. La radio avrebbe dovuto essere un telegrafo senza fili, un mezzo per lanciare messaggi tra due parti; nessuno dei suoi creatori avrebbe mai pensato a trasmissioni e programmi di massa.
  Anche la televisione iniziò come una radio con immagini: i primi programmi furono trasmissioni video in simultanea di programmi radiofonici, su un set radiofonico e con un pubblico radiofonico. Ci vollero anni perchè i produttori scoprissero che la televisione è un mezzo con qualità e capacità uniche e sue proprietà.

  Lo stesso vale per Internet. Lo scopo iniziale, negli anni '60, fu la diffusione di risorse informative su computers con sistemi operativi incompatibili. Internet divenne così un mezzo di riferimento, in cui chiunque nella rete poteva leggere testi di ricerca.
  Fu proprio il World Wide Web che portò Internet nel mercato del consumo. Sviluppato nel 1990 per fornire dei files graficamente ricchi e sfogliabili come pagine, servendosi di normali linee telefoniche convenzionali usando la tecnologia Internet, il Web ha attivato società tradizionali di informazione e spettacolo, sviluppandole in editorie elettroniche.

  Ma nel cammino dell'utopia dell'informazione successe qualcosa di strano: i costi delle pubblicazioni elettroniche risultarono più alti del previsto. Inoltre, la maggior parte dei primi fruitori Internet credevano fermamente che l'informazione avrebbe dovuto essere gratuita, convinzione ancora oggi comune. Ne risulta che il Web è un mercato di forte resistenza dei prezzi.

  La pubblicità però non ha riempito il vuoto formato dalla mancanza di informazione on-line. Nonostante le prospettive allettanti dell'uso familiare del Web, quest'ultimo non è ancora un mezzo di massa. Inoltre, i pubblicitari diffidano dal Web perchè proprio le sue qualità interattive facilitano i consumatori a bypassare un annuncio. In più è difficile misurare l'audience di questo nuovo mezzo: l'industria ha bisogno di standar come quelli usati per la stampa, radio e televisione. Così molti operatori dei siti Web abbassano le loro aspettative.

  Ma d'altra parte la tecnologia Web favorisce il commercio. Quella stessa funzione interattiva che rende così nervosi i pubblicitari, porta a una nuova forma di mercato: pubblicità con fine divendita diretta. Ne sono un esempio vari siti in rete che permettono a possibili acquirenti di ricercare informazioni su prodotti di loro gradimento e poi di inviare i loro nominativi alle ditte che offrono questi servizi. Il modello di base è praticamente la vendita per corrispondenza.

  Con lo sviluppo di metodi sicuri per la trasmissione di dati di credito, le transazioni commerciali avranno un ruolo importante nell'attività Internet. Inoltre, ogni mese aumenta la disponibilità di software per automatizzare le transazioni.

Ritorna alla home page

© P.N.
1 gennaio 1999