Un caldo maggio in Russia

di Bruno Zotti


Primo Episodio : Partenza dall'Italia

Non mi ero ancora sistemato dal rientro dell'ultimo viaggio in Russia quando ecco un'altra sorpresina niente male. A dire il vero lo sospettavo poiché la situazione degli impianti presso gli aeroporti russi non era ancora ben sistemata ed il Cliente era abbastanza nervoso per la consegna di tutti gli impianti, ma non mi aspettavo una decisione così improvvisa.

Ero addirittura in trasferta in Alto-Adige il lunedì sera e vengo a sapere che mi avevano prenotato il volo per Mosca il venerdì. Ma dico io, partire il venerdì!!! che cavolo si fa? Si passa il sabato e domenica a zonzo per Mosca, preferirei starmene a casa considerato che di straordinari o indennità di trasferta neppure se ne parla. Posso immaginare che la situazione sia abbastanza tesa se decidono di farmi partire il venerdì e prevedono di farci lavorare anche il sabato e domenica cosa incredibile per le abitudini dei moscoviti.

Il giovedì pomeriggio vado a ritirare il visto all'agenzia che di solito ce li procura, come faranno in un giorno a farli, lo sanno solo loro e scopro con terrore che il visto vale fino a giugno inoltrato e vale per 8 diverse città sparse su tutto l'immenso territorio russo: comincio a sospettare che i capi non mi abbiano raccontato bene la verità su questa mia trasferta. A mia volta nascondo i particolari alla moglie ed alla figlia che sono abbastanza preoccupate poiché tra poco più di due settimane dovremmo partire per le vacanze estive.

Passo poi in agenzia di viaggio dove ritiro il biglietto per Mosca e quando vedo le espressioni delle impiegate dell'Agenzia capisco che c'é qualcosa di strano: il biglietto infatti é un Malpensa-Mosca su volo Aeroflot senza ritorno prefissato!

Un mormorio si solleva in agenzia, tutti i presenti vogliono stringermi la mano per augurarmi buona fortuna e poiché con la mano sinistra credo che sarebbe il caso di toccare "legno" mi ficco il biglietto in mezzo ai denti così mi abituo a tenere il passaporto come mi ha suggerito molto spiritosamente una delle impiegate dell'agenzia.

Quando racconto che avevo già volato su Tupolev, Antonov e simili per giunta sulle piste ghiacciate della Kamciatkca, tutti vengono a toccarmi e poi fanno strani risolini, bah... la cosa comincia a preoccuparmi :-) é quasi l'ora, per una volta tanto riesco a farmi accompagnare all'aeroporto dalla moglie visto che a Linate si rifiuta di protarmi perché ha paura di perdere la strada e del traffico delle tangenziali di Milano, a Malpensa non può certo accampare certe scuse visto che in pratica abitiamo in fondo alla pista, purtroppo per noi.

Il volo parte alle 13.05 l'aeroporto di Malpensa in questo venerdì 19 Maggio é sinistramente vuoto, sotto un cielo grigio di cattivissimo presagio vedo la sagoma del TY154 il malefico trireattore Aeroflot che mi aspetta.

La moglie mi saluta velocissima e poi fugge con un'amica con la scusa che altrimenti il vicino centro commerciale dove devono fare spese diventerebbe troppo affollato: si vede che ormai é abituata ai miei frequenti viaggi, quindi niente saluti romantici, baci appassionati ed altre cose del genere :-) solo vuol sapere quanto é il fido mensile della sua carta di credito, il che mi lascia abbastanza preoccupato, non vi dico inoltre quando mi chiede di ricordarle in quale cassetto ho lasciato la polizza vita!

Eccomi al banco del check-in Aeroflot dove scopro che il biglietto che mi hanno fatto, Eurobusiness, in Aeroflot corrisponde alla prima classe che su Alitalia ad esempio non c'é. Vabbé vuol dire che sarà un buon viaggio, mi auguro :-)

Poiché abito molto vicino all'aeroporto incontro alcuni conoscenti che lavorano nell'aeroporto e quando scoprono su che volo sto per imbarcarmi mi chiedono cortesemente se posso resituire la videocassetta che mi hanno prestato l'altra settimana, chi il libro, chi mi chiede se può andare a consolare la v... oops la moglie, ecc.

Devo dire che comincio a preoccuparmi un pochino e quindi anche se non é ancora mezzogiorno andrò a farmi un goccetto nella sala attesa VIP che mi spetta gratuitamente visto il biglietto di prima classe, certo che se continuo con questi voli a rischio, se non cade l'aereo finirà che avrò dei seri problemi al fegato:-)

Arriva la chiamata per il volo e scopro che i passegeri sono solo 3! ovvero io ed altre due tipe sullo stile Cicciolina che continuano a straparlare tra loro in russo, ridono e tengono in mano una bottiglia di Brandy italiano che scolano a canna!

Arriviamo ai piedi del TY154 e mi rendo conto che siamo 3 passeggeri di prima classe, ce ne sono un'altra sessantina tutti in classe turistica ed io sono l'unico italiano a bordo, per questo motivo o forse per il mio biglietto di prima classe ho un trattamento veramente notevole.

La prima classe a bordo del TY154 é appena a ridosso della cabina di pilotaggio, si sale da una scaletta a parte ed é separata dal resto della carlinga proprio in modo netto non dalle solite tende come sugli MD80 nostrani, ci sono in totale 12 poltrone singole ciascuna con un ampio tavolino di fianco con le rarissime riviste in inglese della Aeroflot che danno un'improbabile immagine del tenore di vita in Russia come ad esempio i voli turistici per Los Angeles e San Francisco.

Le due caciarone russe si siedono sulla prima fila proprio davanti a me e non posso proprio fare a meno di notarle sia per l'avvenenza fisica sia per l'abbigliamento e non trascurabile la quantità di anelli ed altri ori che, pur non intendendomene molto, credo che siano veri.

Uno steward mi toglie ogni dubbio, mi dice infatti che le vede di frequente sul volo Malpensa-Mosca e ritorno, ufficialmente modelle ma secondo lui spogliarelliste o "altro" nei locali notturni di Milano e Lugano. Il che può giustificare l'apparente ricchezza delle due ragazzotte.

Il capo scalo Aeroflot di Malpensa ha in dotazione una fiammante Passat Variant bianca con la scritta Aeroflot in blu sulle portiere e sale per verificare che tutto sia OK oltre che per portare il pranzo per la prima classe proveniente dalle cucine di una azienda di catering di Arsago Seprio, quindi si mangia italiano perlomeno sul volo :-)

Inizia il rullaggio, non ho fatto molti voli da Malpensa ma i sobbalzi sono veramente troppi, sarà la pista o i vetusti carrelli del TY154? vabbé l'aereo si alza: vedo in un attimo lo stabilimento dell'Agusta, riconosco il rione dove abito e poco dopo le nuvole basse inghiottono tutto. Inizia in un frastuono indescrivibile, con cupe vibrazioni della carlinga, la salita del Tupolev che mi ricorda i vecchi Fiat691 carichi di arance che arrancano sulle salite della Salerno-Reggio.

Le nuvole si diradano e durante le virate per la salita in quota vedo molto bene la diga sul Ticino di Porto della Torre, le colline delle prealpi e poco dopo la pista dell'Aermacchi di Venegono e tutta la zona tra Varese, Malnate e poi Como. Riesco a scattare anche alcune foto, pratica che credo vietata, ma comunque volevo tenermi alcune delle mie zone fotografate dall'alto prima che infilandosi nelle nuvole in quota sparisse tutto.

La salita in quota é lentissima ma intanto servono il pranzo che é accompagnato da ottimi vini a volontà e, visto che so cosa mi aspetta, decido per una stupenda bottiglia di Chianti geografico del 1990 che mi scolo senza ritegno mentre le due altre passeggere russe della prima classe optano per un bianco francese: sciantose :-)

Dopo il pranzo un pisolino non ci guasterebbe, ma visto il frastuono del TY154, nonostante la distanza dai motori che sono in coda la cosa non é molto agevole.


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