Viaggiando tra la Baviera e l'Austria

23 luglio – 28 luglio 2005
di Luisa lo Muzio (note sull'autrice)


I° giorno: 23 luglio 2005 Bologna-Monaco di Baviera

Sempre con il desiderio di viaggiare, dopo due anni dall’ultimo,  mi accingo a fare un mio ulteriore viaggio in Europa.
Questa volta decido di partire con la mia auto, in fondo i posti da visitare sono relativamente vicini e mi permette di essere abbastanza autonoma.
Parto la mattina del 23 luglio, è sabato mattina, l’autostrada, presa a Campogalliano (MO), è già intasata da auto targate tedesche, auto olandesi con dietro delle impossibili quanto enormi roulotte, tornano a casa, dopo la loro vacanza italiana…….
Mi fermo ad un autogrill prima della frontiera austriaca, devo acquistare il pass per l’autostrada il “GO”, perché in Austria il pedaggio si paga prima, come una specie di tassa. I paesaggi iniziano a cambiare notevolmente, dalla pianura più piatta, quella padana,  da Verona in su, si passa a quelli più piacevoli  con  le Alpi, il  fiume Adige, ed inoltre, la temperatura si fa più piacevole.
Il confine tra Italia e Austria non si nota subito, si vede qualche bandiera, ma nulla di più, me ne accorgo dalla radio, infatti cesso di ascoltare Radio Rai, e inizio a sentire qualcuno parlare tedesco! Cerco una stazione che mi possa far ascoltare almeno della buona musica, e finalmente, mentre attraverso velocemente questo Paese, prendo una radio bavarese, Antenne Bavarese 3! Non capisco assolutamente cosa dicono, ma almeno la musica è piacevole.

Arrivo al confine con la Germania, anche qui non riesco bene a capire dove inizia la terra bavarese, se non vedendo che le indicazioni  stradali cambiano un po’. Dal confine austriaco a Monaco manca ormai poco, man mano che mi avvicino alla capitale bavarese, il paesaggio ridiviene piatto, ma con tanto verde, e molto curato!

Arrivo in prossimità di Monaco, ora devo trovare l’Hotel. Avevo trovato, su Internet, il sito della viabilità austriaca, molto completo,  dove ho avuto la possibilità di  costruita i vari percorsi e itinerari,  avevo studiato bene qual’era l’uscita dall’autostrada. Ma, arrivata a Monaco, trovo del gran  traffico e non  riesco a trovare  facilmente le indicazioni delle vie! Cioè io italiana, straniera in un posto straniero, non capivo in quale area di Monaco ero capitata!
Giro un po', ma alla fine mi arrendo e chiedo informazioni ad un meccanico. Lui gentilmente, si offre di farmi da guida e così dietro al suo furgone, sono arrivata all’Hotel. Devo dire che ci giravo intorno, ma la zona fortunatamente  era quella!

Ringraziato  il meccanico, entro in Hotel, scelto appositamente un po’ fuori dalla città!

Iniziano i problemi con la lingua, i tedeschi conoscono molto bene l’inglese, e per me non è facilissimo comunicare. Ma alla fine, con un po’ di pazienza mi faccio spiegare come arrivare al BUGA, una fiera del giardinaggio e del paesaggio che si tiene a Monaco di Baviera. Infatti la mia tappa monachese è stata dettata dalla visita a questa fiera.

Monaco ha un’efficiente rete di mezzi pubblici, per cui, dall’albergo, è stato semplice arrivarci, tramite due S-banhof, cioè la metropolitana di superficie, che unisce i paesi dell’Hiterland alla città. E poi dopo le S-banhof, dovevo prendere la U-banhof, cioè la metropolitana sotterranea. Dopo i fatti di Londra, devo dire che ero un po’ perplessa.

Dopo qualche momento di riposo, sono scesa per la cena. Il ristorante dell’albergo era pieno, si sa il sabato sera la gente esce, e così, dopo qualche incomprensione con una delle cameriere, riescono a trovarmi un posticino. Mi portano il menù, in inglese! Già la cucina tedesca per me è sempre stata incomprensibile, poi in inglese, diventa ancora più difficile! Prendo il mio vocabolarietto e vedo un po’ cosa mi vorrebbero propinare.

Nei Paesi del Nord, ci sono queste Salade, sorta di insalate dove ci mettono di tutto, dalla pasta, alla carne, oltre che alle verdure e alle immancabili patate! Opto per una Salade con carne di pollo, ed infatti mi arriva un piatto dove sotto c’è dell’insalata, e sopra dei pezzetti di pollo fritto. Non è male …… ma neanche un piatto di alta arte culinaria ahimé!

Mentre ceno, mi si avvicina un ragazzo che, avendo capito che non ero tedesca, mi chiede, in inglese, se poteva sedersi al mio tavolo…….. avevo appena terminato e così, facendo il gesto come per dire vedi che sto andando, sgaioattolo ed esco dall’albergo alla ricerca della fermata della Sbanhof!


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