tutti all'ospedale militare
di alice gianbalvo, eleonora moda, vasco ricessi, andrea fragiacomo


Come ogni giorno ecco il solito gruppo che si riunisce lì, sempre a villa Ara.
Ci sono due sorelle, Alice ed Eleonora e altri amici, Vasco e Andrea…
Sembra si divertano a giocare a basket o pallavolo e, come sempre l’apparenza inganna, sembra siano qui solo per giocare a pallavolo o a basket ma tutto ciò succede solo finché i loro genitori rimangono a chiacchierare…
Poi il gruppo sparisce nel nulla fino a mezz’ora prima del loro ritorno a casa. Non si sapeva dove andavano finché un ‘altro gruppo non si mise a seguirli!
Il punto di ritrovo delle due sorelle, Alice ed Eleonora, ed degli altri amici Andrea e Vasco era l’ospedale… L ’ospedale militare!!!
I ragazzi hanno deciso di far diventare questo il loro punto di ritrovo perché, Vasco, aveva letto un vecchio articolo di giornale con su scritto che la struttura era stata abbandonata da molto tempo e nessuno ci andava più così hanno deciso di ritrovarsi lì per raccontare storie da brivido!
Questo luogo è abbandonato da circa quattordici anni ma i ragazzi del giorno d’oggi non hanno paura di niente. Si divertono a fare prove di coraggio, sfide e non si stancano proprio mai, anzi, sapere che questo è un ”luogo proibito” dai genitori rende ancora più divertente questa “fuga”.
Nel giardino si trovavano gatti morti… La struttura era diroccata, senza arredamenti e piena di murales , che dovrebbero far spaventare chi visita il luogo proibito.
Si dice che nel giardino, la notte, si ritrovino dei barboni perché in altri posti verrebbero trattati male. Ma neanche le superstizioni fermano il gruppo disobbediente finché un giorno…
Un giorno sentirono delle voci che sembravano provenire da fuori, ma poi si sentirono anche dei rumori e gli amici allora cominciarono a preoccuparsi, e scapparono di corsa per le scale!
Avevano paura, per la prima volta l’ospedale militare aveva suscitato in loro un brivido in Andrea, Alice, Eleonora e Vasco…
Tornarono all’oratorio tutti rossi, col fiatone e dai loro occhi cominciava a trasparire un’espressione alquanto allarmata.
Il gruppo come ogni giorno continua a riunirsi, ma non va immediatamente all’ospedale prima decide di stabilire delle regole e di mantenere la calma perché sicuramente, dopo un a lunga riflessione sono giunti alla conclusione che i rumori siano stati uno scherzo dei maschi dell’altro gruppo, tanto che al loro ritorno nel “ parcheggio” dell’ ospedale, dove si fermano sempre trovano un ascritta che dice: <paura eh?!>.
Nessuno voleva giungere a conclusioni affrettate però i giorni successivi i ragazzi scoprono che non poteva essere stato nessun componente dell’altro gruppo in quanto nei giorni precedenti avevano allenamento di calcio fino a tardi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Gli amici decidono di investigare sul passato dell’edificio. Non trovando niente di sospetto si tranquillizzarono e ripresero a frequentare il luogo senza porsi più alcun problema.
Un giorno i ragazzi chiedono il perché i genitori si ostinavano a non mandarli in quel luogo abbandonato, ma non ricevettero alcuna risposta.Una settimana dopo, i ragazzi incominciarono a girare per l’ospedale militare e l’ospite sconosciuto si rifà sentire ma questa volta con delle voci … tante voci appartenenti a delle persone piuttosto giovani.
Il gruppo comincia a porre delle domande agli sconosciuti ma loro rispondono solo alla domanda “chi siete?”, certo rispondono piuttosto superficialmente, dicendo solo siamo due degli ex soldati qui un tempo ricoverati e in seguito morti grazie alle ferite riportate al fronte dell’Isonzo.
“Era una guerra dura, molto difficile da affrontare, al fronte eravamo rimasti solo noi due, tutti gli altri erano tutti morti o feriti gravemente. Noi non sapevamo più che cosa fare, eravamo in preda al panico e non ci siamo accorti di un attacco nemico così ci hanno colpito e ferito. Ci portarono all’ospedale ma per noi non ci fu niente da fare; morimmo perché le cure erano arrivate in ritardo e per noi era ormai giunta la fine!
Dopo la chiusura dell’ospedale noi siamo rimasti qui ma avevano paura che ci scoprissero così siamo rimasti zitti per tutti questi anni e vi chiediamo di mantenere il segreto.”
Il gruppo all’inizio crede di sognare ma poi si accorgono che non è così, hanno la prova dell’esistenza dei fantasmi! Gli amici promettono di non raccontare niente a nessuno.
Ovviamente questo fatto non ferma il gruppo di grandi amici nella loro trasgressione delle regole anzi, li invita ad andarci più spesso visto che hanno fatto amicizia con gli spiriti, scoprendo anche cose nuove sulla storia delle guerre dell’Isonzo.
Oggi i ragazzi che frequentano villa Ara e l’ospedale sono sempre più, ci sono sempre meno paure ma il grande segreto dei nostri amici non è ancora stato svelato, perché quello è il segno dell’amicizia di Alice, Eleonora,Vasco e Andrea!

Scritto e ideato da: Alice, Eleonora, Vasco e Andrea