A te la penna
di Annalucia Ingrosso (Scuola Media Campi Elisi IIIC)

 

“ Prepara un articolo informativo su un problema socialmente rilevante  affrontato a scuola”.

 

Nella nostra classe si è parlato di molti argomenti, sia interessanti che noiosi; abbiamo discusso su argomenti della nostra società , di cosa succede al giorno d’oggi e cosa è successo molto tempo fa. Secondo me, il più interessante è stato quello sugli emarginati; ne abbiamo discusso a lungo e abbiamo approfondito il fatto ponendo le nostre opinioni e i nostri giudizi.

Ora vorrei farvi capire ciò che penso e quale sia il mio parere su questo fatto, scrivendo di seguito un articolo informativo.

                                                  L’EMARGINAZIONE

Parlando di emarginati si pensa alla solidarietà umana e al rispetto che dovrebbe essere dovuto ad ogni individuo. In alcuni casi dovrebbero essere le leggi dello Stato a prevenire e risolvere certe situazioni. Ma purtroppo in molti casi il rispetto non esiste, la solidarietà nemmeno e le leggi con questi presupposti non possono che fallire il loro scopo.

La cronaca pone spesso in evidenza dei casi che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che l’emarginazione e la solitudine di cui soffrono tanti esseri umani è determinata dalla nostra insensibilità, dalla nostra incomprensione, dal nostro egoismo. Le leggi da sole non sono in grado di garantire all’individuo il rispetto della sua dignità. Hanno bisogno, della nostra solidarietà, che è un sentimento abbastanza raro.

Sono noti a tutti gli episodi di ragazzini più o meno gravemente ammalati di mente che potrebbero veder risolti i loro problemi se inseriti in organismi opportunamente predisposti ed assistiti da strutture adeguate. Ma la scuola non li vuole, i compagni li respingono, i genitori di questi ultimi non riescono nemmeno a concepire l’idea che i loro figli possano avere dei rapporti con un subnormale. Che fare in queste circostanze? Pretendere l’applicazione della legge? Ma in questi casi lo sfortunato protagonista se non sarà ben accetto dalla scolaresca sarà sempre un emarginato, un escluso e frequentare la scuola potrebbe essere ancora più frustante che restare a casa. Ma se la comprensione e la solidarietà non ci sono, sarà l’inizio di una tragedia, una tragedia voluta, creata da noi, dalla nostra superficialità, dalla nostra incapacità di capire ed accogliere tra di noi chi da noi, per certi aspetti, è al quanto diverso.

L’emarginazione e quel particolare stato sociale e psichico per il quale si vive una situazione di malessere determinata dal non riuscire ad integrarsi nel contesto della società. Non integrarci con quanto ci origina un modo di vivere che crea tutta una serie di problemi a livello esistenziale che sfociano spesso in comportamenti devianti se non criminali.
Troppe persone si trovano in condizioni di emarginazione ed è difficile riuscire ad inserirle in modo equilibrato e sereno nel loro ambiente. Ma cerchiamo di stabilire da cosa è determinata l’emarginazione; essa nasce dal rifiuto, dal non volere accettare e capire chi è diverso da noi. Il concetto di diverso non è certamente inteso in modo uguale da tutti ma si può affermare che, pur con delle differenziazioni, sono accettati alcuni comportamenti devianti purché non superino il “livello di guardia” e non cadano, appunto, in una diversità tale da non essere più implicitamente ammessi.


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