un racconto
di edit69
Devi essere più disponibile verso le persone, togliti quellespressione
grugnita dal viso, rilassati. E una parola! Anche se so che è solo
lapparenza di me, che non è la verità, non è per niente facile.
Sono quello che di solito viene definito un tipo interessante, forse anche per la macchina
giusta e le cinquantamila in tasca.Vengo da una famiglia dove tutti si sono sempre
ammazzati di lavoro e comunque alla fine si sono fatti villa, giardino e cane. Con la
cultura e la passione per lantiquariato ci condivo linsalata.
Buoni principi e sana morale aleggiano in cucina da sempre. Io mediocre studente a liceo e
più che buono alluniversità, ero comunque sempre un ragazzo
intelligente per parenti e amici. E dietro a questa cosa mi sono nascosto non poco,
servendomi sempre con scaltrezza di questo mio comodo ruolo.
Eppure quellinsoddisfazione cè, anche se magari affiora solo in certi momenti
e forse è proprio questa la molla che spinge i quasi-uomini a diventare uomini. Che poi,
a pensarci, non dipende da niente, salta giù da non so dove e mi entra direttamente in
gola. Perchè in fondo ho tutto quello che potrei desiderare, ma come tutti sanno ciò che
si possiede si dà per scontato mentre quello che manca...ahi, ahi. Nei lunghi discorsi
che faccio con la mia unica donna-per-amico che di nome fà Silla e che è bella,
intelligente e irragiungibile, lei che sgranocchia la vita come una brioche calda e fa
tutte quelle belle cose e io non ho ancora capito come, arriviamo spesso alla conclusione
che la vita è caos.
Non cè regola, non cè strada, non cè niente. Si tratta di un
gigantesco intreccio, in cui ciascuno vive una sua sequenza e anche se mediato dalla
propria volontà, alla fine sarà sempre e solo un certo numero di persone che si
incontrano, si conoscono, si amano. E se sbaglio intreccio? Qualunque intreccio va bene,
così come le onde del mare sono tutte diverse ma altrettanto belle? A proposito di mare,
sono nato sotto il segno dei pesci... sensibile, volubile e senza certezza durature.
Chissà se avrò mai un vero amore come quelli che cha lei? Siamo amici
da una decina danni, siamo diventati adulti -se così ci possiamo definire- insieme.
Tutti i momenti importanti delle nostre vite sono stati condivisi. La vita è una lunga
battaglia attraversata da bolle di felicità: ogni volta che tendiamo la mano per
afferrarne una, scoppia e tutto torna come prima.
Ognuno di noi crede di essere unico nella propria infelicità, ma siamo tutti uguali,
gustiamo allincirca tutti lo stesso gusto.
La felicità potrebbe avere la forma di una boa: quando sono ok e di solito ci metto
un po' per rendermene conto, mi sento galleggiare sulla vita come una boa sulla superficie
del mare. Bonaccia o tempesta poco importa, si rimane sempre lì.
Questi momenti sono solo istanti, brevi bolle di sapone in una vasca da bagno. Essere
giovani non fà che peggiorare le cose, alle speranze si accompagnano le rispettive
delusioni.
edit69
Oltre a tutto faccio anche un casino di confusione, mi perdo in vicoli che non
portano a niente di buono, tipo la droga.