Il curriculum di Elena Clescovich

Elena Clescovich si è laureata brillantemente in Lettere una decina d'anni fa discutendo una tesi su Domenico Fossati, uno scenografo e disegnatore di apparati scenici e imbarcazioni da cerimonia veneziano vissuto nel 700 e appartenente ad una famiglia di artisti e scenografi di origine ticinese.
La sua tesi originaria in Storia della Musica, rimasta incompiuta per cause indipendenti dalla sua volontà, era in vece incentrata sulla presenza di Gustav Mahler a Trieste, Lubiana e Abbazia. L'autrice ne sta però curando una versione per la Nuova Rivista Musicale Italiana.
Durante gli studi universitari Elena Clescovich si è dedicata alla ricerca sul rapporto tra il risveglio delle coscienze nazionali dei popoli nell'Ottocento e i loro riflessi nella storia musicale europea (che ha affrontato in sede del terzo esame di storia della musica con una tesina da 30 e lode sul rapporto tra "Nazionalismo e musica nei paesi scandinavi nel periodo romantico").
Da anni insegna teoria musicale, pianoforte, storia della musica e ha scritto articoli riguardanti il ruolo degli strumenti a tastiera nella vita musicale nella nostra città tra XVIII° e XX° secolo , i periodici musicali triestini del medesimo periodo, (collabora con il Cirpem di Parma), l'opera giornalistica e saggistica di Vito Levi, gli anni infantili trascorsi a Trieste da Ferruccio Busoni, la vita e l'opera di musicisti friulani e triestini di ieri e di oggi (tra i quali il caro amico M° Pavle Merkù).
Ha collaborato come critico musicale con l'Associazione "Il Punto musicale" di Sistiana, come consulente per l'archiviazione informatizzata dei beni musicali con il Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia, e attualmente è attiva come pubblicista per il mensile ArteCultura. 


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