RESPIRARE E' VIVERE.

di Fulvia Panfili

Nell' ambito della New Age uno degli scopi della respirazione é quello di favorire l'autoguarigione.
Quando per esempio ci si stente stressati oppure eccitati, qualunque sia il motivo, la respirazione aiuta a regolarizzare la relazione tra noi e il nostro essere interiore.
Infatti la respirazione é usata per il raggiungimento dell'evoluzione spirituale che tanto importante é per il movimento New Age. In ogni caso non conoscendo i metodi giusti di esecuzione non si può arrivare a praticare altre discipline quali lo Yoga, o altri tipi gi ginnastica dolce e la meditazione, discipline nelle quali é fondamentale il controllo del respiro.

Liberare il respiro, liberare quindi l'energia vitale; in questo modo l'individuo può realizzare esperienze di profonda consapevolezza che lo aiutano a conoscere se stesso e assicurano così un'autorealizzazione (o autoguarigione).


Se pensiamo ad un cane che dorme lo vediamo completamente rilassato, fino all'estremità delle zampe, si abbandona al riposo ed il respiro gli muove solo i fianchi con ritmo calmo e regolare percorrendogli tutto il corpo. Ma tutto ciò sicuramente é successo anche a noi e forse non ce ne siamo neanche accorti. Ricordiamo per esempio in vacanza una tipica frase espressa o pensata del tipo " Che bene si sta qui!" tipica espressione dell'individuo rilassato su un lettino sotto il sole lontano da pensieri e preoccupazioni. Momenti di calma profonda e persino di felicità che ci coinvolgono profondamente. Provando ad ascoltarlo si sente il nostro respiro come un movimento tranquillo che porta a raggiungere uno stato di liberazione e di armonia spirituale.

Ma ritorniamo un attimo alla frase sopracitata con la parola 'QUI'. Analizzarla non serve in quanto subito ci accorgiamo che non é il 'QUI' l'importante ma é lo status in cui ci si trova, non il posto.

Ma vivendo le giornate lavoro - casa - stress , insomma la solita routine perché non riusciamo a vivere quei momenti? I motivi sono tantissimi, dal poco tempo a disposizione per concentrarsi o meglio per lasciarsi andare ma soprattutto perché non siamo capaci di distrarci un attimo dai nostri pensieri. E' difficile farlo ma cercando costanza e un minimo di tempo per noi stessi si può raggiungere l'obiettivo di saper liberare la propria energia.

Affinché questa 'disposizione' fisica e spirituale non duri solo i brevi attimi nei quali ci sottoponiamo a esercizi liberatori, bisogna conoscere alcune tecniche di respirazione molto importanti sulle quali basarsi per poi procedere, con altri esercizi, fino ad arrivare alla capacità di "autoguarirsi" con dei semplici gesti da fare nei momenti piu difficili.

Ci troviamo spesso intrapolati dai doveri e dalle paure e quindi ci accorgiamo che la nostra respirazione é irregolare, infatti ,dipen- dendo dal sistema neurovegetativo, reagisce a qualsiasi variazione delle nostre condizioni emotive.
Casi di respirazione cosiddetta "piatta", quella cioé che rifornisce d'aria solo la parte superiore dei polmoni; casi di respirazione cosiddetta "di paura" che porta ad un'inspirazione veloce e del tutto scarsa. Da questo scaturisce non tanto una tensione nervosa ma una carenza d'ossigeno elemento fondamentale per i nostri organi e le nostre cellule.
Il muscolo più grosso e più importante del nostro sistema respiratorio é il diaframma, si trova posto orizzontalmente tra gli organi pettorali e quelli addominali tanto da poter dire che separi la parte superiore da quella inferiore del nostro corpo. Da questo muscolo bisogna partire per iniziare a conoscere la vera respirazione, non quella medica o meglio detta "consapevole" bensì quella respirazione che muove noi senza che ce ne accorgiamo. Tale é la respirazione "inconsapevole" che reagisce ad ogni pressione esterna ed é estremamente sensibile. Bisogna quindi liberarla dall' inconsapevolezza.
E sembra strano ma proprio con l'impulso naturale dello sbadiglio noi ci creiamo una forma di respirazione profonda da vivere e da apprezzare.

Approfondendo quindi il discorso nella prossima pubblicazione traccerò i metodi e gli esercizi primari per cercare il più possibile, sia durante la nostra giornata ma soprattutto negli spazi liberi che ci vogliamo dedicare, di ritornare in se stessi, di avvicinarsi a questa espressione spirituale attraverso l'IO cosciente, all'esistenza consapevole.

 


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