I fiori di Bach

(Bach Flower Remedies)




a cura di: Maria Teresa Mecchia  (05 Mar 1996)


I così detti Fiori di Bach sono soluzioni idroalcooliche di essenze floreali che vengono usati a scopo terapeutico.

Favoriscono il requilibrio degli stati d'animo negativi, responsabili dell' insorgere del sintomo fisico od emozionale.

Anche se sono reperibili per lo più in alcune farmacie ed erboristerie che vendono prodotti omeopatici, non sono medicinali omeopatici.

Vengono usati anche in veterinaria: gli animali reagiscono spesso più rapidamente degli umani e richiedono terapie molto brevi.

Autoprescriverseli non è rischioso in quanto i fiori agiscono solo sullo stato alterato e non hanno quindi controindicazioni.


Spiegare come agiscono i Fiori di Bach è un impresa ardua, si rischia di scivolare in interpretazioni mistiche o di utilizzare teorie chimiche e fisiche per voler ricondurre a tutti i costi il funzionamento dei fiori ad un modello "razionale" interpretabile attraverso la scienza così detta ufficiale.

Molte volte basterebbe sapere che queste essenze esistono e che molto spesso funzionano: sono cioè in grado di modificare degli stati d'animo bloccati , che determinano sensazioni di disagio, malessere, conflitti interiori e di riportarli alla loro espressione positiva

Biochimichi, psicologi e psichiatri li studiano e li usano da anni; esistono molte spiegazioni e molte teorie su come sceglierli e dove e quando usarli, io mi limiterò a raccontare quanto so da letture fatte e da un uso personale di queste "magiche " essenze, chi vorrà approfondire troverà dei rimandi a siti della rete dove l' argomento è più approfondito e indicazioni di  alcuni luoghi  della città (Trieste - It.) dove vengono prescritti e/o preperati.

I Fiori di Bach sono delle essenze floreali tratte da 38 piante individuate da Edward Bach attorno agli anni trenta, che, opportunamente raccolte e preparate vengono somministrate in dosi minime, ma costanti (generalmente quattro gocce ogni quattro ore sulla mucosa della bocca).

Esse agiscono sugli stati d' animo (provare prima di fare gli scettici...) e modificando lo stato negativo aiutano l' organismo a superare momenti di difficoltà che alle volte possono manifestarsi attraverso una malattia o un disagio in generale.

Spesso si prova un senso di benessere e pace sedendosi sotto la chioma di una grande quercia o assaporando l' odore dell' erba bagnata da una pioggia estiva, oppure si prova un senso di consolazione guardando e annusando le prime ginestre di marzo.

Forza della suggestione?

Forse l'enegia vitale delle piante in qualche modo giunge a noi per strade ancora ignote, certo è che il lobo olfattivo del nostro cervello è quello che ha i ricordi più ancestrali, che ancora sa di come eravamo all' inizio della nostra storia, in antichi tempi nei quali seguivamo i ritmi della terra: con essa dovevamo essere un tutt' uno per poter conservare la nostra specie.



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