Alcune delle poesie di  Marco Saya

Se sentissi il tuo profumo
Come leggera brezza marina
Un alito di candore terrebbe
Il fiato sospeso nell’eterno gioco
Di pelli che si cercano
Si annusano tra virgole di angoli
Prima che il cerchio si chiuda
E poter di nuovo respirare

 

Mi sovviene il ricordo del tutto
Il bisbiglio di una sua parte
L’altra ( sopita ) afferra qualche voce
Cercando di ricostruire il nesso
Combatte l’idea – Dea confusa –
Evoca il dilemma delle parti
Chi vince (Nessuno) avrà la soluzione
Chi perde riposerà nell’ignorante quiete

 

Oggi ho parlato al tempo
Ho chiesto una proroga
La salute mi ha risposto
Che niente può contro il fato
Il vero signore che scandisce
Regola il timer di ciascuno
Pronto a esplodere al
Primo starnuto – alla prima rinuncia –

 

Percorsi divergenti
Vedo L’Io confuso
Ripasso il giorno dopo
- Mi dico -
Scelgo un’altra strada
Mi oltrepasso dall’altro lato
Le solite vetrine
Per comprare la mia inutilità

 

Quanto siamo stupidi!
Tanta fatica...per essere così
Scimmie della – new economy -
La creazione abortita
Prematura e prematuri
Sempre peggiori e brutti
Corpi siliconati per fermare un’istante
Quanto siamo stupidi!

 

Guardavo la Natura...l’altro giorno
Spontanea e giocosa mi sorrideva
Autentica nel mescolare le forze
Passione in un’onda – mi sferzava il petto –
Il vento della sera si posava sul viso
Immaginavo l’amore di una donna
Il suo ardore che si smorza come il mare all’alba
I sentimenti come sassolini alla deriva
– Scelgono altre rive –
La metropoli tace
Silenziosa riposa dai rumori
Molesti dei suoi abitanti
Ora può godersi il passeggio
Di quattro vecchi che di
Panchina in panchina parlano
Del proprio abbandono
Un cane ringhia e una
Prostituta aspetta chi è
rimasto...

 

Forse ricordo di essere stato bambino
Di avere un fratello lontano
Un amore importante
Breve eclisse di luna piena
Breve stagione autunnale
Poco il tempo per pensare
Di essere come sempre
Solo con il mio bicchiere
Griffato Rosenthal e di...cristallo...
Scrivo per ciò che vedo
Scrivo quello che sento
Annuso tra pozzanghere di mille colori
Il tiepido motivo dell’esistere
Assaporo l’acqua piovana
Abbeveratoio per visi sporchi
Levati in alto come ultima domanda
Di sentirsi una lacrima per un istante scendere...

preleva qui la raccolta zippata


Fiabe e Poesie

Home page