Dopo la galleria
il mondo, un castello,
no due!
Uno è lontano
bianco e puro,
illuminato e soave;
lucciole vanno
all’orizzonte,
si spostano rapide,
in alto, in basso,
son statue
sul mare.
Terre incantate
tormentate
dall’ingiustizia,
dalla vendetta.
Ma ecco,
le lucciole
si uniscono, no!
Le separa
il nero infinito.
Tre nazioni
In una terra
tre popoli che
non parlano
la stessa lingua.
Chi la invoca
Croazia, Slovenia,
Italia,
chi pensa
e piange
l’abbandono,
le viti sui
colli, le
stanche vacche
o le veloci
caprette,
gli autunnali
rossi cespugli,
come la fertile
terra, rossa di
troppo sangue
versato! |
Si piange al presente,
si ride
al passato,
si spera
un futuro.
Tre nazioni
di gioia e
di speranza
che non riesco
a viverne senza.
Ecco finalmente
il primo sol,
ecco l’avvenire,
sale anche qua
lento e caldo.
Sale su
tre nazioni
su una sola
terra, madre
genitrice e
amore, Istria.
Istria,
terra nostra,
terra mia
patria di
reietti abbandonati,
terra nostra?
No, è solamente
Terra d’Istria! |