Fiaba di Giuliana Sansoni: Il gabbiano infelice (testo completato da sei illustrazioni)


In una baia profumata, dalla bella sabbia azzurrina del Mediterraneo,
nascosta da scogli e magici anfratti, viveva una volta un gabbiano felice,
forte e coraggioso, dotato di un carattere fiero e dignitoso.
Si chiamava Candido il bel gabbiano ed era un abile volatore; infatti era
il solo, della sua generazione che poteva effettuare traversate del mare
con una facilità incredibile e con una velocità frenetica.
Candido aveva una forte potenza nelle sue ali, ma il suo gran volare lo
doveva anche ai venti. Infatti già da piccolo aveva inteso che a seconda
della loro intensità, poteva risparmiare energie, o acquistare velocità
Aveva imparato a sfruttare correttamente le grandi spinte della Tramontana,
vento potentissimo che poteva trasportarlo in poco tempo nel mezzo del
mare. Come aveva capito che, coi venti caldi e leggeri, poteva solo
giocare. Si lasciava allora dondolare dal vento Zefiro, altre volte dal
Grecale, altre dal bel Maestrale e amava quelle lunghe giornate trascorse
con loro.
Il bel Candido volava, quasi sempre in solitario, alto sui mari increspati,
a seconda della bizzarria delle brezze e anche del proprio umore o
bassissimo, fin a sfiorare la quiete improvvisa del mare. A volte, quando
si sentiva particolarmente euforico, volava fin dentro le nuvole rosa:
allora si sentiva estremamente felice, appagato.
Un giorno Candido, con il Vento di Tramontana, si lasciò spingere molto lontano.
In poco tempo raggiunse una terra che a prima vista le sembrò stupenda,
tanto era colma di fiori e piante sconosciute e ........


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