Ricordo di Marie A.
     

    Una poesia di Bertolt Brecht (proposta da Daniela)

    1

    Un dì nel mese azzurro di settembre

    quieto all'ombra d'un giovane susino

    tenevo il quieto e pallido amore mio

    fra le mie braccia come un dolce sogno.

    E su di noi nel bel cielo d'estate

    c'era, e a lungo la guardai, una nuvola.

    Era assai bianca e alta da non credere

    e quando la cercai non c'era più.

    2

    Dopo quel giorno molte e molte lune

    con tante acque sono corse via.

    Sono i susini già tutti recisi,

    e dell'amore, mi chiedi, che fu?

    E ti rispondo: non me ne ricordo.

    Eppure, credi, so che cosa intendi:

    ma quel suo viso, io, non lo so più.

    Questo soltanto so: che la baciai.

    3

    E anche il bacio, l'avrei dimenticato

    non fosse per la nuvola che andava.

    Quella so ancora e sempre la saprò:

    era assai bianca e mi veniva incontro.

    Sono forse i susini ancora in fiore,

    forse il settimo figlio già quella donna avrà.

    Ma pochi istanti fiorì quella nuvola

    e quando la cercai era già vento.

     


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