Il matrimonio
Nella storia antica
All’origine il matrimonio non era
basato su alcun rito, era sufficiente la convivenza a sancire
legalmente l’unione.
Con la dichiarazione di ma trinomio, la donna si sottometteva alla
POTESTAS del marito, lasciando quella del PATER FAMILIAS.
Il matrimonio era organizzato dai padri dei futuri sposi. I giovani
si conoscevano solo al momento del loro fidanzamento. Il matrimonio
faceva parte dei doveri del cittadino romano. La data della
cerimonia e il suo svolgimento erano tutte le azioni della vita di
un romano. La sposa era vestita in bianco, coperta da un velo di
colore arancio e incoronata da una coroncina di fiori.
Le “giuste nozze” erano tuttavia riservate ai soli cittadini romani.
In tutti gli altri casi, il matrimonio non era riconosciuto e
bambini nati da tali unioni erano legittimi. Nel caso degli schiavi,
il loro padrone poteva accordargli l’unione senza valore giuridico,
così come poteva romperlo.
Il matrimonio
nell'alto medioevo
La
cristianizzazione e le invasioni barbariche modificarono tali
pratiche. Il matrimonio divenne una cerimonia privata che si
svolgeva al domicilio della futura sposa. Il matrimonio era un mutuo
contratto, scritto e firmato. Talvolta veniva impartita una
benedizione. In seguito l’abitudine di firmare uno scritto scomparve
e solo i testimoni potevano giustificare l’esistenza dell’unione. I
matrimoni “segreti”, i “ratti”(matrimonio senza consenso dei
genitori della ragazza), e i divorzi erano frequenti.
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Il
matrimonio
nel basso medioevo
Per la prima volta nella storia la chiesa cattolica regolamentò
ufficialmente il matrimonio:
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impose l’uso
delle pubblicazioni
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fu istituito
il matrimonio come sacramento
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il
matrimonio fu reso indissolubile, salvo per morte
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fu imposta
un’età minima per gli sposi (per evitare il matrimonio di bambini e
in particolare di ragazze molto giovani)
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fu
necessario il battesimo, affinché il matrimonio fosse stato
considerato valido
Il matrimonio
ai giorni nostri
A differenza
di quanto avveniva in passato il matrimonio, non è più una tappa
obbligatoria nella vita dell’individuo.
Inoltre
l’istituto legale del divorzio permette di sciogliere il vincolo
matrimoniale.
tradizioni legate
al matrimonio
In certe zone del mondo, alcune tradizioni ammettevano che una
donna, che avesse fallito nel dare un figlio, potesse essere
restituita al padre, come se fosse un giocattolo rotto o mal
funzionante. Ciò rifletteva l’importanza di avere figli e di
estendere la famiglia per protrarre le generazioni.
Spesso era richiesto che le parti fossero vergini prima del
matrimonio, ma soprattutto le donne. Una tradizione del meridione
richiedeva che ciò fosse provato esponendo le lenzuola del letto
matrimoniale dopo la prima notte di nozze.
Un'altra tradizione è quella di lanciare il bouquet di fiori della
sposa verso il gruppo di donne nubili che competono per afferrarlo e
quella che lo afferra sarà la prima che si sposerà.
Una tradizione molto comune è quella dell’uomo che porta in braccio
la sposa oltre la soglia della loro casa. Plutarco formulò tre
diverse ipotesi. Nella prima sosteneva che l’atto di prendere in
braccio la sposa era una messa in scena simbolica del RATTO delle
SABINE. In un'altra riteneva simboleggiasse la riluttanza della
sposa a perdere la sua verginità. Nell’ultima suggeriva la fedeltà
coniugale. E’ stato anche ipotizzato che questa tradizione avesse
origine da una credenza romana che fosse di cattivo auspicio per una
moglie inciampare entrando nella nuova casa
Valentina Hrovatin
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