Come nascono le idee

di Danilo D'Antonio


Ciò che permette all'uomo di conoscere se stesso ed il mondo circostante è l'intuizione. Essa consiste nel captare una sintesi del fenomeno che vogliamo conoscere, trovandone una analoga nella nostra memoria relativa ad un altro fenomeno che abbiamo già avuto modo di comprendere a sufficienza.

Quando cerchiamo la soluzione ad un problema, la nostra mente passa al vaglio i ricordi di altre esperienze precedenti e nel contempo i nostri sensi scrutano intorno nell'ambiente esterno, alla ricerca di elementi utili. Ogni nostro progresso mentale avviene così, osservando il nuovo e confrontandolo col vecchio. Il risultato è una nuova analogia il cui significato viene ad arricchire il nostro bagaglio culturale.

Il lavoro che stiamo compiendo può essere notevolmente complesso, ad esempio studiare una reazione chimica, o più semplice, come leggere queste parole. Il procedimento è sempre lo stesso: afferrare l' essenza dell' oggetto del nostro interesse, trovando le migliori, le più illuminanti analogie. "Intuire deriva dal latino "intuere". Vuol dire: guardare dentro". Proprio guardando all'interno delle cose, cogliendone lo spirito, l'essenza profonda, si riesce ad operare quella sintesi che tutto chiarisce.

In un secondo tempo il nostro processo cognitivo si avvalerà della nostra capacità raziocinante. La nostra mente disserterà lungamente sulla scoperta fatta, sull' idea trovata. Ma anche qui il nostro cervello non farà altro che intuire, cercare in memoria, trovare una nuova analogia. Non è un caso che questo procedimento sia stato chiamato anche riflessione, quasi a voler indicare l'azione di uno specchio che cattura una immagine dopo l'altra. Riflettere, ragionare, comprendere, pensare... Abbiamo definito e differenziato in molti modi il lavoro del nostro cervello, ma il momento magico dell'intuizione è fondamentale, sempre, è qualcosa che accomuna tutte le funzioni intellettive.

Tanto grande l'importanza dell' intuizione, tanto scarsa, purtroppo, è molto spesso la nostra capacità di controllo su di essa. Avete mai provato a farvi venire un'idea a forza, con la sola volontà? E' pressoché impossibile; è come voler afferrare una piuma mentre la si soffia via con un ventilatore. La volontà non ci è amica in questi casi; la gentilezza invece sì. Trovare la soluzione di un problema, catturare un'idea illuminante, comprendere quanto una persona ci vuol dire è frutto di un' attenzione amorevole, delicata, fine. Il perché di questo è semplice: capire è frutto di un accordo, di una sintonia. Dobbiamo fare il vuoto nella nostra mente e poi attendere che essa, libera da qualsiasi rigidità, prenda la forma di ciò che ha davanti. E' allora che magicamente ci illuminiamo, felici per aver capito quanto volevamo capire.

Tutti coloro per i quali la creatività non è un raro evento ma qualcosa di costantemente praticato, (scienziati, artisti, filosofi...) concordano nel collocare le loro migliori intuizioni nei momenti di stacco, di allontanamento dal problema, di riposo. Certo la mente va prima caricata col senso dell' enigma da chiarire, ma poi va liberata, vuotata, rilassata, distesa. Bisognerà farle riprendere fiato ed allora, sì, giungerà ... l'ispirazione. Di grande aiuto, al riguardo, ci sarà la pratica di una tecnica di distensione. Ecco perché il nostro lavoro, la nostra intera vita si avvantaggerà di un piacevole, cosciente riposo. Già ora ognuno di noi è in grado di regalarsi un certo grado di pace, di tranquillità, di ristoro, ed in queste condizioni può già godere di brillanti intuizioni. Provate ora ad immaginare cosa si può ottenere allenandosi ad un riposo ancora più profondo, visto che tanto più sarà completo il rilassamento, il vuoto mentale, tanto più potremo afferrare farfalle dai luminosi colori.

Ebbene: si corre il rischio di incontrare la felicità. C'è il rischio che dentro di noi comincino a sgorgare idee a catena e che per ognuna di esse la nostra gioia si accresca. Non è raro raggiungere uno stato di beatitudine ed allora, finalmente, si potrà comprendere il sorriso placido che alberga stabilmente sul viso del saggio.


Danilo D' Antonio Via Fonte Regina, 23 - 64100 Teramo ITALY



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