I primi gatti domestici

Ecco un tipico incrocio di gatto selvatico e domestico.
Tutti i gatti domestici, sebbene presentino grandi diversità, appartengono alla medesima specie. Sono strettamente imparentati con il gatto selvatico dell’Antico Mondo, anche se gli zoologi non sono d’accordo sull’origine di questa parentela. La faccenda è complicata a causa dell’ibridazione tra gatti domestici e gatti selvatici. Qualche tassonomo assegna alla medesima specie il Gatto Selvatico Europeo o Felis sylvestris e il Gatto Selvatico Africano o Felis libyca, e sullo stesso piano pone il gatto domestico
Il gatto Selvatico Europeo non è limitato al territorio dell’Europa ma attraverso l’Asia ha raggiunto la Cina. Il Gatto Selvatico Africano si è esteso nel sud-est asiatico e nelle Indie. Certi esperti tengono poco attendibile considerare il Felis sylvestris quale possibile antenato del gatto domestico a causa delle differenze morfologiche dei crani. 
Gli elementi portati dagli esemplari mummificati egiziani rafforzarono la teoria secondo cui il Felis libyca sarebbe l’antenato del gatto domestico, anche se l’esistenza di esemplari mummificati di “gatto della giungla” (Felis chaus), un animale allora diffuso un po’ ovunque, dall’Egitto all’Indocina, lascia pensare che questo sia stato addomesticato.
Il Felis bieti o “gatto del deserto cinese” che vive nei deserti della Cina avrebbe potuto incrociarsi con gatti domestici e contribuire così alla loro espansione.  

L'aggressività nei gatti domestici

Quando gatti adulti che non si conoscono vengono messi insieme si guardano a lungo, si studiano l'un l'altro, misurano le forze reciproche emettendo una serie di atteggiamenti di avvertimento, gonfiando il pelo ed assumendo posture minacciose tendenti a mostrare quanto sono grossi, forti e potenzialmente pericolosi. 
Solo dopo un lungo rituale composto da una vasta gamma di avvertimenti gestuali e vocali inizia la vera lotta che per fortuna si rivela spesso innocua anche se molto plateale.
Per chi possiede dei gatti a mantello bianco sembrerà che abbia nevicato; se in quel momento carezzerete uno dei guerrieri (attività che peraltro vi sconsiglierei) vi accorgerete che il pelo verrà via con estrema facilità poichè questa è una delle conseguenze indotte dalla paura (potrete osservare lo stesso fenomeno quando porterete il vostro micio dal veterinario). 
Un vero sanguinoso combattimento è molto raro; ma allora se i danni sono minimi o addirittura inesistenti cosa spinge uno dei partecipanti ad abbandonare il campo?
E' un delicato problema di equilibri; aggressività ed istinto di fuga sono presenti in ugual misura nei contendenti, ogni comportamento minaccioso è un comportamento aggressivo inibito dalla paura. 
Un gatto che ringhia mostra di aver paura del suo partner, se non avesse paura partirebbe senza indugio all'attacco.
Questo ultimo aspetto va tenuto accuratamente in considerazione se si possiede un grosso e pacifico maschio in casa al quale, per ipotesi, si vuole far conoscere un altro altrettanto pacifico maschio di un caro amico. Il risultato di tale incontro potrebbe essere incredibilmente sgradevole!
Le ragioni per cui alcuni animali soffrono di rivalità sono legate prevalentemente a motivi sessuali o a motivi territoriali.
Di solito due maschi adulti difficilmente conviveranno in pace con o senza la vicinanza di una o più femmine, la presenza del potenziale rivale susciterà nei due soggetti un bisogno maggiore di demarcare il territorio e di misurarsi al fine di stabilire una priorità in caso di accoppiamento.
Non necessariamente il più forte sarà il vincitore di questa guerra, che non presenterà tregue fintantochè uno dei due maschi non si sottometterà; nel misurare le forze verranno utilizzate tutte le armi che la natura ha dato al felino per la difesa e per la caccia, in particolare le unghie. La velocità con cui verranno sferrati gli attacchi e la loro frequenza potranno determinare involontari danni anche gravi ai contendenti che è bene separare al più presto (e, a nostra tutela, con le dovute cautele).
Molto più difficilmente vi saranno battaglie tra due femmine e ancor meno tra un maschio ed una femmina, ma anche questo può accadere poichè persino tra animali vi è il sentimento dell' antipatia.
Ancora più improbabile sarà un litigio tra un gatto adulto ed un cucciolo, i cuccioli infatti godono di una certa impunità che tuttavia non impedisce qualche zampata se si mostrano troppo invadenti.
La frequenza con cui si accenderanno battaglie tra i gatti è direttamente proporzionale allo spazio a loro disposizione. Date poco spazio ad un gruppo di gatti e certamente vi vedrete costretti a sanare qualche zuffa.

Per finire, si può dire che il gatto come il cane ed altri animali sono di compagnia e di aiuto alle persone sole per incentivarle a dedicarsi a qualcuno.