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Parlare di pace è riduttivo nel silenzio che ci circonda, eppure alla prima
luce dell'alba da queste parti echeggiano le "voci" degli alti pascoli. Come
quelle roche dei cervi o l'abbaiare dei caprioli, per citarne alcune.
L'oasi copre un'area di oltre 2300 ettari ed è stata istituita per
proteggere la fauna residente.
Gli animali più frequenti sono la
marmotta,
che vive al di sopra del limite arboreo, in numerose, visibili buche nei
pressi di massi o nella terra. Questi roditori sono entrati dal territorio
austriaco nel secondo dopoguerra, e sono la preda abituale dell'aquila
reale che nidifica sulle rocce a strapiombo.
L'ermellino, che frequenta le praterie e le zone rocciose, dove si
rifugia nelle tane dei roditori, nelle cataste di legna, nelle cavità degli
alberi o nelle casere abbandonate.
E' presente inoltre una specie tipica delle cime rocciose e dei precipizi:
il camoscio la cui specie ha un lento incremento a causa dell'alta
mortalità naturale e dei parti quasi mai gemellari.
E naturalmente il capriolo, amante dei boschi o delle radure
limitrofe, ed il cervo. |